giovedì 28 maggio 2015

bellissima

eri bellissima con i tuoi occhi azzurri e quel sorriso dolce e lo eri non perche' ti facevi bella, ma perche' lo eri di tuo, senza fronzoli, senza trucco. eri bellissima fuori e dentro; il tuo carattere, il tuo semplice e sincero savoir fair, il tuo modo di affrontare la vita ed i problemi, dicono carattere ereditato da tuo padre (per altro anche lui con gli occhi azzurri)... e quanti problemi!...ma tu non disperavi mai, dicevi "Dio vede e provvede", non so se ultimamente lo pensavi ancora!...saresti stata un splendida nonna tanto ti piacevano i bambini e invece non solo non ti abbiamo dato questa soddisfazione, ma nemmeno quella di una nuora che passasse con te gli ultimi giorni!...io e te, tutti e due golosissimi (le scorpacciate di paste dolci di quando ero bambino), tutti e due amanti dei fiori...forse ho ereditato da te la pazienza e la dolcezza, ma non certo il coraggio e la determinazione!...mi manca il tuo sorriso!...perdonami per le cose che ho fatto e soprattuto per quelle che non ho fatto!

sabato 23 maggio 2015

"o l'un o l'autru"

non era piu' una vita la sua... lei, abituata a fare di tutto e di piu', mai ferma, sempre con addosso il grembiule perche' servire gli altri ed agli altri era la sua missione. nei tempi migliori la prima ad alzarsi e l'ultima ad andare a letto; anche ultimamente e nonostante gli acciacchi, alle 7.00 diceva "ouro'ji m'ausou"(adesso mi alzo), ma bisognava aiutarla nell'alzarsi e nel vestirsi...cosi' la sentivamo chiamare "o l'un o l'autru ou vines?"(o l'uno o l'altro venite?)...temeva di essere noiosa a chiamare Gianni o Roberto, lasciava al caso chi dei due accorreva...ecco mi manca quell'O L'UN O L'AUTRU!...e la sua presenza manca anche terribilmente al mio lupo bianco che, da quando non c'e' piu', non va piu' nella sua cuccia e dorme nel corridoio, come la stesse ancora aspettando. in realta' credo che sappia benissimo che non tornera' piu' e probabilmente si stara' chiedendo MA COSA O FATTO DI MALE PER FARLA ANDARE VIA?...anche il giorno del funerale...ho preteso insieme a mio fratello che Bill vedesse per un attimo la bara della sua padrona. quando il corteo e' passato davanti a casa, invece di chiudere tutto come si usa per lutto, ho fatto in modo che fosse tutto aperto, come in un giorno di festa...e il mio Bill era li' a salutarci e a salutarla.

mercoledì 20 maggio 2015

LETTERA A MIA MADRE

MAMMA sei appena partita e gia' mi manchi, sei appena partita e forse sei gia' arrivata... Ti ringrazio perche', oltre ad averci dato la vita ed amati, ci hai anche insegnato il senso del dovere e l'arte del perdono. Ti sei sempre spesa per gli altri senza mai tirarti indietro, un vero CAVALIERE DEL LAVORO! ...E se magari indicavi una Cliente come LA PANETTIERA non era per disprezzo, ma caso mai, al contrario, perche' riconoscevi in lei il fatto che si era fatta si' i soldi, ma con il sudore e le levatacce di chi non dorme di notte per fare il pane per gli altri. Non hai mai pensato a te stessa, ma soltanto a noi e a chi ti stava attorno...E quanti rospi hai dovuto ingoiare! Bellissimo il ricordo del nostro viaggio a Lourdes, forse la tua unica vera vacanza; avrei voluto regalartene altri di viaggi, ma non ci e' stato concesso. Il PERDONO - dicevo - ma perdonare non vuol dire dimenticare...ed io non dimentico la Commissione ASL di Lanzo che per ben due volte ha bocciato la tua domanda di pensione di accompagnamento; sembrava di essere davanti al Tribunale dell'Inquisizione, una decine di facce che ti guardavano annoiate e ti facevano domande stupide ed anche offensive... tu parkinsoniana con tanti altri problemi e che gia' avevi difficolta' di movimento, loro insensibili e rozzi burocrati che ci guardavano dall'alto in basso e che probabilmente non sanno cosa vuol dire lavorare veramente... ecco, dico loro "VERGOGNATEVI!". MAMMA avevi degli occhi bellissimi ed un sorriso meraviglioso... Vorrei vederli ancora! Ciao

domenica 17 maggio 2015

ciao MAMMA

16 MAGGIO 2015, ore 19.05...ed i respiri si fanno sempre piu corti, sempre piu' rari; non sono piu' respiri, ma sospiri... vorrei chiamare un prete, in fin dei conti tu ci tenevi ed eri credente," l'estrema unzione", sarebbe un ultimo regalo...ma non si trova un prete in tutto l'ospedale. approfitto di un momento di solitudine - io e te da soli in quella stanza - mi metto a pregare ad alta voce e non importa se mi senti, ti fara' piacere sapere che anche tuo figlio crede. la tua mano sinistra nella mia, la stringo e la accarezzo... e poi arriva quel momento, anche il mio cuore si ferma, quasi per paura di svegliarti coi suoi battiti...arriva quel momento e lo capisco; mi alzo dalla sedia, prendo anche l'altra tua mano e ti dico ANDIAMO MAMMA? SALUTAMI NENA E NONU E TITI E ANCHE PAPA'... cessano i sospiri, deglutisci una, due, tre volte...e te ne vai...

sabato 9 maggio 2015

risveglio

pareti di un azzurro riposante tendente al grigio; laggiu' in fondo, l'applicazione di un caldo girasole giallo che sorride. sul soffitto, proprio dove il malato posa il suo sguardo aprendo gli occhi, un riquadro di paesaggi di mare, cosi' come fosse una finestra aperta (a mia madre e' toccato un incantevole mare greco)... e' una grande stanza, in mezzo tipo un bancone dietro al quale gli infermieri stanno a monitorare - se non sapessi che e' un ospedale potrei pensare alla reception di un hotel - tra un'incombenza e l'altra parlano e scherzano tra di loro...e' bello sentirli vivi e felici anche in questo posto...accanto ad ogni letto un parente ad assistere il malato...e ognuno parla piu' o meno sottovoce sperando di essere sentito da chi "dorme"; non ci si guarda l'uno con l'altro, c'e' pudore, quasi vergogna, a parlare forse a "nessuno"...ma tutti lo fanno... ...e quanta dolcezza in quegli infermieri...una per tutte, Antonella, che chiama mia madre "bambolina"! anche per loro ogni risveglio e' una vittoria! grazie!

giovedì 7 maggio 2015

un sorriso

non si sveglia piu'..."Mamma, devo darti la medicina", ma lei dorme, respiro faticoso ma dorme. accorrono medici ed infermieri, mi fanno uscire. dal corridoio sento voci concitate, DOMENICA, SIGNORA DOMENICA SI SVEGLI!dico ad un infermiere "provate a chiamarla MICHINA o CHINA, tutti la chiamano cosi' in paese, magari vi risponde"....ma niente...fa caldo, eppure io tremo dal freddo! e poi un medico mi dice piu' o meno "allora cosa facciamo, andiamo avanti o ci fermiamo qui?"....come e' difficile prendere una decisione in questi momenti!....dico di si', andiamo avanti...e ti vedo passare sotto i miei occhi, destinazione rianimazione...piango, tremo; due signore che sono li' per assistere altri malati mi abbracciano e mi dicono CORAGGIO...ed eccoti li'...ti guardo lentamente andare via, ascolto il tuo respiro incosciente, ti parlo anche se non mi senti...poi all'improvviso apri gli occhi e mi vedi- i tuoi begli occhi grigio azzurro - e mi sorridi, cosi' come puo' sorridere una con un tubo in bocca, ma so che e' un sorriso, lo capisco appunto dai tuoi occhi... e' solo un attimo, poi torni nel tuo sonno...ti accarezzo, ti bacio sulla fronte, trattengo il pianto a stento (non voglio rattristarti)...ciao Mamma, ti ringrazio anche per questo sorriso....e spero che non sia l'ultimo!