lunedì 30 agosto 2010

quel vento tiepido (qualche anno fa')

quel vento tiepido
che mi agita il vestito addosso...
e mi illudo
sia una tua calda carezza...
e le prime foglie si staccano
e volano nell'aria
come grandi farfalle.
anche i miei pensieri volano,
ma forse si perdono per strada.
chi sa se da qualche parte
si incontrano nel vento insieme ai tuoi...
e questo cielo cosi' blu',
questo sole, questi colori lavati,
che senso ha guardarli
se non insieme a te?

domenica 29 agosto 2010

avvisaglie d'autunno


le prime foglie si staccano e
come pagine strappate al libro dell'estate
galleggiano nell'aria...

domenica 22 agosto 2010

acqua azzurra, acqua chiara



da bambino andavo fino alla piccola diga vicino alla partenza della seggiovia e ci guardavo dentro. quella profondita' mi intimoriva, ma allo stesso tempo mi piaceva vedere quell'acqua, sentirne il rumore che non era piu' quello dello scorrere, ma quasi uguale a quello che mi immaginavo fosse il rumore delle onde... a quei tempi non avevo ancora visto il mare...

... e oggi invece guardo l'acqua fresca e chiara ed in quell'acqua mi piacerebbe immergermi. certo, forse e' anche voglia di mare, ma soprattutto e' il desiderio di lavare via tutti i grigi pensieri, di alleggerirmi un po' e poi chissa'... forse ricominciare

... vorrei salire su di un treno e non importa quale, non importa la destinazione... vorrei solo partire!

giovedì 19 agosto 2010

fine stagione

... e all'improvviso la pioggia, il freddo, la malinconia... nell'aria un misto di tristezza e di liberazione. tristezza perche' e' un'altra occasione perduta; doveva essere la stagione del divertimento e non lo e' stata, in questo periodo si sarebbero dovuti realizzare i sogni di tutto un anno e invece non e' successo niente. liberazione perche' finalmente, con la partenza dei turisti, si ritorna in possesso della propria vita, dei prati, dei boschi, del niente... e poi c'e' il bisogno di leccarsi le ferite in pace!
anni fa' ho visto casualmente un telefilm che trattava molto bene l'argomento. era ambientato in Inghilterra, probabilmente in Cornovaglia. un ultimo turista arrivava all'improvviso ed inaspettato in una localita' di mare dove quasi tutte le strutture erano ormai in disarmo. dopo vari tentativi trovava finalmente alloggio in un hotel, ma presto si rendeva conto di non essere piu' il benvenuto, dal momento che ormai tutto il personale aveva gia' mentalmente chiuso il "capitolo estivo".
... e questo e cio' che vedo e che vivo da sempre alla fine di ogni stagione... lo so, e' un controsenso, soprattutto se si pensa che in fin dei conti la vita non e' altro che un susseguirsi di capitoli che si aprono e si chiudono in continuazione, salvo cambiamenti in peggio o rari miracoli... tanto varrebbe dunque quel capitolo non chiuderlo mai e viverlo all'infinito, possibilmente al meglio! ma ...

mercoledì 18 agosto 2010

... e sembravano felici...

lou garbin
la sgnouri e la serventa
la mamma dice "... e tutti i bambini si portavano un pezzo di legna da mettere nella stufa."
vecchie fotografie del mio paese:

... e sembravano felici... forse lo erano!...

passato e' appena ferragosto...

il grido lontano dell'aquila
spaventa il volare dei passeri...
passato e' appena ferragosto
finita e' gia' l'estate.

more e lamponi di rovo
frutto di questa stagione
per addolcire la fine
di un'altra estate che muore

Cristina d'Pancrasin


... un doveroso ricordo e ringraziamento a Cristina (Maltinti) , che per tantissimi anni ha confezionato le coccarde; non solo quelle dei priori, ma anche e soprattutto quelle per il "pubblico".
... anche le mie sono opera delle sue mani e della sua pazienza:
1976 anno di tanta pioggia e di inesperienza;
1977 GRANDIOSO
1979 e 1980 bellissimi ricordi!

la processione




15/08 . meno male, anche quest'anno c'e' stata. uno dei pochi casi quando a causa del cattivo tempo non si e' potuta svolgere e' stato due anni fa' e - sara' un caso - ma proprio pochi giorni dopo ebbi la mia "condanna"... saro' patetico e banale, ma mi piace veder passare la statua della Madonna davanti a casa; confesso che mi emoziona anche un po' e piu' di una volta mi sono vergognosamente ritrovato con gli occhi umidi.
un tempo - quando volevo farmi prete - erano tante le processioni durante l'anno; mi ricordo ad esempio quelle del Corpus Domini, della Madonna del Rosario e di Sant'Orsola. ora e' rimasta solo piu' quella dell'Assunta

la festa


15/8... la eco della festa arriva fin qui; valzer, mazzurke. polke... ecco una "courenda" e il mio cuore galoppa!... tra poco l'ultimo ballo; ricordo che arrivava sempre troppo presto, si spegnevano le luci ed i suoni, ma lasciavano per un poco ancora accesi i sogni e forse qualche amore...
... e me ne andavo a dormire nel lettone della nonna, ma li' continuavo a sognare ed a ballare nel sonno... povera Nena, quanto poco e male avra' dormito!
... ah che rabbia mi faceva quando i priori ci dicevano "no, voi bambini ballate qui nell'angolo!"... io che ballavo bene me ne fregavo e sconfinavo...

mercoledì 11 agosto 2010

la citta' ad agosto

che bella la citta' ad agosto!... vero, pochi locali aperti, ma e' bello finalamente respirare quella sensazione del "non correre" che noti intorno a te. bello, al mattino presto, vedere gli ambulanti arrivare a montare i loro banchi al mercato, la loro allegria (i negozi sono chiusi, dunque pensano magari che faranno piu' affari del solito), l'abbondanza della frutta e della verdura esposta ed i colori, il vociare a quell'ora a volte ancora pimpante. bello entrare in uno dei pochi bar aperti, incontrare il sorriso del barista, chiedergli un caffe' e vedere che si esibisce in strane acrobazie da giocoliere con tutto cio' che gli capita tra le mani.

bene... se il buon giorno si vede dal mattino!...

lunedì 9 agosto 2010

notte di san lorenzo (agosto 2005)

non guardero' il cielo
non cerchero' il cadere di una stella.
semplicemente ad occhi chiusi
staro' ad immaginare il Nostro cielo,
fastanticandolo uguale
e sognandoti vicino

spicchio di luna (agosto 2005)

c'e' uno spicchio di luna
nel cielo stasera,
un'apostrofo acceso
nel buio.
la citta' non ancora svuotata
continua il suo corso,
solo qualche luce i meno
e la tua assenza...
ma c'e' uno spicchio di luna
nel cielo stasera,
lo usero' come un arco
per spararti il mio amore lontano.

domenica 8 agosto 2010

Nena (e c'era una mano che prendeva la mia...)

credo che NENA sia una delle piu' belle canzoni tra quelle che ho scritto. l'ispirazione - se cosi' si puo' dire - mi venne anni fa', ritrovando questa vecchia foto: un bimbo (il sottoscritto) tenuto amorevolmente per mano da una signora vestita elegantemente in nero (che so essere la mia nonna)... sicuramente e' una processione o un funerale, perche' dietro si vedono altre donne e tutte hanno un fazzoletto in testa (segno di rispetto ed umilta'). anche Nena indossa la "couefa"; pur essendo il suo viso non inquadrato, se ne vedono comunque le frange.
bella e dolce e' l'atmosfera di quell'immagine, ma la cosa che piu' mi colpi' fu appunto il centro di quella foto, la' dove le due mani si incontrano, quella del bimbo e quella della sua una nonna.

mi ricordo quando c'era il sole
era bello svegliarsi per ricominciare
e c'era una mano che prendeva la mia
si andava lontano, poi noi si andava via,
in un mondo che a volte era fatto solo di parole
pero' ci stavo bene in quel piccolo mondo d'amore.

e rivedo un bambino biondo
lui voleva conquistare il mondo,
mi dicevi "no, non vale la pena sai
cercare di avere, di avere piu' di quel che hai"
ma non era vero e invece tu volevi per me
tutte le cose che la vita non ha dato a te

Nena Nena Nena Nena
Nena Nena Nena Ne'
Nena Nena Chinca Nena
Nena Nena dolce Ne'
i capelli d'argento, il vestito nero,
i sapori dell'orto e il profumo del fieno
e le sere d'inverno davanti al camino
una nonna racconta l'ascolta un bambino

ti ho cercata, ti ho chiamata ancora,
passa il tempo ma ti ricordo come fosse allora
e in questo silenzio una risposta non ho mai avuto,
se adesso mi manchi tu sara' perche' non sono mai cresciuto
e dentro di me ho ancora bisogno di te
della tua mano, per andare lontano...

Nena Nena Nena Nena (ecc.ecc.)

farfalle





... ero crudele come solo un bambino puo' essere! le acchiappavo, le trafiggevo con uno spillo e le tenevo come colorati trofei...
chiedo loro perdono!... e forse mi hanno perdonato, se intorno a me svolazzano!


... e...
tra le piu' brutte canzoni che ho scritto ce n'e' una che ad un certo punto dice:

noi come due farfalle che si inseguono
ci poseremo sullo stesso fiore:
l'amore...

venerdì 6 agosto 2010

quasi ferragosto




tra poco e' ferragosto, un tempo per me il giorno piu' bello dell'anno, ora quasi una fastidiosa ricorrenza. come in tanti altri posti era (ed e') la festa del paese, una festa che si sentiva gia' con molto anticipo, sin dai preparativi: dalla costruzione della tettoia coperta di verdi frasche sotto la quale si sarebbe ballato (la frasca'), all'accatastamento della legna sulla cima della montagna di fronte al paese (Rocca di Nona) per il falo' della sera prima... dunque : falo', fuochi d'artificio, ballo, banda, orchestra, processione, giochi e poi soprattutto tanta gente che si riversava in piazza. il tutto era organizzato da quattro coppie di giovani (i priori e i sottopriori), che rischiando di tasca loro - ma di solito andava bene - mettevano insieme le cose. in quei giorni i priori erano al centro dell'attenzione; vestiti nei costumi locali, si esibivano in balli tipici (le courende), intrattenevano il pubblico e naturalmente, cercavano di tirar su soldini vendendo nastrini e coccarde.
sin da bambino ero affascinato dalla figura del priore; mentre altri magari dicevano "non vedo l'ora di sposarmi" io dicevo "non vedo l'ora di fare il priore".
... e infatti arrivo' anche il mio turno e lo feci per ben quattro anni, con grande divertimento e soddisfazione (forse non la prima volta quando ero ancora troppo "bambino"). per tre anni scelsi forse quella che era la ragazza piu' bella del paese (una biondona quasi nordica); ballavamo bene e ci facevamo notare (siamo anche finiti su delle cartoline). timido, ma esibizionista, mi sentivo un re.
... ma la festa non si svolgeva solo in piazza e veniva portata anche in giro per il paese; i priori, con la banda al seguito, si recavano in tutti i locali pubblici e alle ville dei villeggianti facoltosi, ricevendo in cambio offerte, dolci e bevute... e il giorno dopo continuava, questa volta non piu' con i costumi locali, ma tutti vestiti nei nostri migliori abiti. la sera del 16 ero stravolto e con le suole bucate, non avendo perso un ballo!

ora mi sembra tutto cosi' assurdo! la festa c'e' ancora anche se con qualche cambiamento... ad esempio non c'e' piu' la frasca', ma si balla in una nuova struttura fissa non piu' in piazza ma li' vicino... insomma.... c'e' ancora, ma non e' piu' la stessa cosa, non c'e' piu' la semplicita' di un tempo!
... ma quando sento una courenda, anche se mi mette malinconia, mi viene una gran voglia di ballare!

martedì 3 agosto 2010

caccia al tesoro


sono sempre stato antipatico, forse lo sono ancora... e non ho mai fatto nulla per non esserlo!
da bambino, soprattutto da ragazzo, non riuscivo a fare una vera amicizia... "qual'e' il tuo cantante preferito? e il colore?", ma poi quando si cominciava a parlare di sport, magari di calcio, ecco che le mie lacune diventavano evidenti... i miei interessi sono sempre stati - e gia' allora erano - diversi da quelli degli altri.
d'estate la mia migliore compagna di giochi era Fiorella. i suoi affittavano due stanze di proprieta' di Titi, situate vicino all'abitazione dei nonni. giocavamo alle bambole, a nascondino, ascoltavamo dischi, facevamo lunghe classifiche di preferenze musicali... poi naturalmente, col passare degli anni, Fiorella preferi' la compagnia di Andrea e devo ammettere che all'inizio la cosa mi feri' un pochino.
cercai anche io di cambiare. non certo per starle dietro, ma tentai di entrare anche io nel loro giro di amicizie. si era formato una specie di club che aveva come base un mulino diroccato vicino al fiume. qui si facevano a volte anche dei discorsi "scabrosi" e la cosa era interessante... mi sembravano tutti cosi' vissuti! ah che bello, finalmente avrebbero insegnato anche a me come si vive! ... ma non riuscivo ad ingranare. a nulla servivano le bottiglie di menta e orzata che portavo per ingraziarmeli! non avevo la loro vivacita', non ero spavaldo e divertente... ah come li ammiravo ed invidiavo tutti, soprattutto i piu' sfrontati, tipo quel Gianpiero che passo' un intero pomeriggio a limonare con Anna sulla terrazza del comune, fregandosene della gente che a quei tempi guardava scandalizzata, o quel francese che aveva un nome tipo Sorhan (non l'ho mai capito) e dietro il quale tutte le ragazzine sbavavano alla grande.
ma ci fu un'estate quando avvenne una cosa fantastica. quella che allora era la Pro Loco aveva organizzato una caccia al tesoro per i bambini. forse perche' c'erano pochi iscritti, una signora dell'organizzazione venne a cercarmi a casa per farmi partecipare. accettai, timido e riluttante, quasi obbligato dai miei che non osarono contraddirla. la gara si svolgeva a coppie, un lui e una lei, e si svolgeva un po' in tutto il paese, con le fasi salienti al parcogiochi . con me capito' proprio la figlia di questa signora (la mamma veniva chiamata "la farmacista"). fu un pomeriggio fantastico e quella volta mi sentii quasi come gli altri, a parte il primo momento di vergogna, quando per gioco dovetti vestirmi da pagliaccio... proprio allora mi accorsi che non mi ero lavato i piedi...i

lunedì 2 agosto 2010

3 agosto 2001




domani sono nove anni che io e il mio lupo bianco ci siamo incontrati. 3 agosto 2001, venerdi'. dopo il lavoro, passo dalla signora che mi ha promesso un piccolo della cucciolata. appena entro nel recinto, tutte quelle creature quasi scappano e si allontana, solo un meraviglioso batuffolo bianco mi viene incontro, gia' allora scodinzolando con la minuscola coda e" sorridendomi"... ecco, mi ha risparmiato il rito della scelta, mi ha scelto lui! la signora mi da' un cartone poco piu' grande di una scatola da scarpe e li' lo sistemo durante il tragitto in macchina; 50 km difficili, perche' li' la creatura non vuole stare, ma alla fine arriviamo. che tenero, e' talmente piccolo che non riesce a fare le scale, ma mi vuol stare dietro a tutti i costi e - a costo di farle a ruzzoloni - impara presto.
buffi i primi tempi, sta fuori nel giardino e in mezzo alla gente poi - quando sente il bisognino - viene dentro a farlo, ma presto imparera' che deve fare il contrario...
peccato, il weekend passa in fretta e in piu' questa volta mi tocca andare a lavorare per una settimana a Nonantola... mi spiace lasciare il mio" bambino", ma devo farlo...
sorpresa!... quando ritorno dopo piu' di una settimana di assenza, lui mi rivede e impazzisce...
ah il mio Bill!
... e quanto mi e' stato vicino durante il mio terribile anno di malattia! grazie a mia madre e a mio fratello che mi hanno sopportato e aiutato, grazie ai medici e alle cure, grazie alle preghiere di molti amici e certamente anche alla mia fede, ma grazie, tante grazie al mio lupo bianco e alla sua dolcissima presenza!