sabato 30 novembre 2013

come di....

come di polvere, questo leggero strato di neve che e' scesa e sta scendendo; come di tomba, questo silenzio assordante che avvolge il mondo; come di niente, quel tutto che mi circonda...

giochi innocui per......

mi e' capitato in passato di partecipare a dei corsi quasi "manageriali" dell'azienda per qui lavoro. intorno a me per lo piu' gente" lanciata", gente che ci credeva (beati loro, io non ci sono mai riuscito!...le cose in cui credo sono ben altre!)...quante parole gettate al vento e per lo piu' propinate da persone che non sanno minimamente qual'e' la realta' del lavoro pratico!...e quanti si', in risposta alle affermazioni  di questi signori; mi sembrava di avere attorno quei cagnolini finti che un tempo si mettevano dietro sulle automobili, quelli che con il movimento e gli scossoni della macchina muovevano la testa su e giu'.
a dimostrazione di quanto dicevano ci facevano fare a volte dei "giochi", tipo test psicologico...
una volta a tutti e' stato dato un sacchetto con dentro del materiale tipo costruzioni (LEGO), poi hanno spento la luce; nel buio dovevamo con le nostre mani riuscire a mettere su qualcosa, attingendo appunto da quel sacchetto... certo tutti siamo riusciti a costruire qualche muro a vanvera, mattoncino su mattoncino!...e questo per cosa? per dimostrarci e confermarci che anche nel buio e nell'assenza di una vera guida si riesce e si deve fare qualcosa?...beh se il fine era questo, devo dire che la cosa gia' la sapevo...quel che conta e' spesso l'improvvisazione; meglio non  fidarsi mai troppo delle capacita' e soprattutto della volonta' di chi dovrebbe "gestire"!
ma il momento nel quale mi sono distinto maggiormente e' stato in occasione di una "dimostrazione artistica".
dovevamo fare un disegno che rappresentasse l'azienda... i piu' disegnarono grandi navi che si avvicinavano al porto o enormi grattacieli.... il mio disegno invece fu quello che rappresentava un'aula scolastica, tante teste di studenti rivolte verso la cattedra- per altro posata su un piedistallo- e dietro quella cattedra nessuno... eloquente vero?...
ebbene si', per ora credo che nessuno sia riuscito a farmi il lavaggio del cervello e forse e' un mio difetto...ma questo e'!

lunedì 25 novembre 2013

stufa a legna

...e prima dell'avvento delle comode stufe a pellet e del riscaldamento centralizzato le vecchie stufe a legna, tenute accese tutto il giorno, il fuoco da non far mai morire, di tanto in tanto un pezzo
....ed al mattino alzarsi in quell'ambiente gelido, riaccendere la stufa che nella notte si era spenta....
anche quella e' un'arte e non e' cosi' facile come sembra, ci vuole malizia; un po' di carta, ma non troppa, assicelle e "boustri'" (ramoscelli) e poi gradatamente pezzi di legna piu' grandi...
povera Titi, che per riuscire meglio in quel compito, ultimamente si aiutava spruzzando un po' di alcol sulla fiamma che non ne voleva sapere di prendere....che pericolo col senno del poi!

giorni e colori...

cosi' e' la vita...giorni tutti uguali e senza speranza, giorni dove non c'e' una cosa al suo posto e nemmeno tu hai capito qual'e' il tuo posto... e poi ci sono improvvisi i giorni di sole e ti ricarichi e speri ed i colori ritornano...

domenica 24 novembre 2013

speranza

quando, per uno strano gioco di correnti in quota,
le nuvole assumono la forma ed i contorni delle montagne;
quando la nebbia avvolge tutto e nasconde i colori del mondo...
nam yoho renghe kyo
perche' devo sperare che posso farcela...
quando la neve scende lenta e copre tutto di malinconia
e troppo lontana e' la gioia di quando ero bambino
nam yoho renghe kyo
perche' voglio sperare che posso farcela...
quando dopo la pioggia torna il sereno e dopo l'inverno la primavera;
quando vedo i fiori sbocciare e il grigio ritornare verde...
nam yoho renghe kyo
perche' forse ce la faro'...

sabato 23 novembre 2013

mortadella

la mortadella...ho un ricordo particolare e piacevole di questo salume. ero alla fine dei miei cicli di kemio, nausea alla grande...il mio compagno di stanza mi chiede se voglio anche io un panino...vorrei, ma poi non so come va a finire... ad ogni modo mi lascio tentare e dal distributore scelgo un tramezzino con la mortadella.
che buono! era il segnale che ne stavo venendo fuori!
da allora ho quasi un sentimento di riconoscenza e gratitudine verso la mortadella e di tanto in tanto ne compro un po'.
anche oggi, per provare a far buttar giu' qualcosa a una persona che proprio non ha nessuna intenzione di  mangiare, provo a tentarla con questo alimento "esotico"... e parzialmente ci riesco.
grazie mortadella!

domenica 10 novembre 2013

avrei voluto

avrei voluto spiegarti che il verde e' fatto di giallo e di blu e il rosa di bianco e di rosso.
avrei voluto insegnarti a perdere e gioire con te per le poche vittorie.
avrei voluto raccontarti una favola e inseguirti nei sogni.
ti avrei amato- forse troppo - e non sarebbe stato bene...
ma avrei voluto...
e avrei voluto prenderti per mano e accompagnarti,
ti avrei insegnato quel niente che so
e da te avrei imparato ad essere quello che sono,
avrei pianto di nascosto le tue lacrime e sorriso con te...
ebbene si' lo avrei voluto...

sabato 9 novembre 2013

tardi

pensiamo spesso che e' troppo tardi per sperare, che e' gia' sera... poi arriva la notte e dopo la notte un altro mattino e ci accorgiamo che ancora si poteva....
non buttiamo via i sogni, nemmeno quelli che ci fanno soffrire!

domenica 3 novembre 2013

l'angelo custode

mi segue ovunque quando sono con lui e quando me ne vado si fa triste...mi ha dato e mi da' tanto, i suoi occhi parlano. mi parlavano durante la Kemio, mi davano il suo aiuto, il suo sostegno e mi parlano tanto in questi giorni; mi guarda con aria dolce e malinconica, sostiene a lungo il mio sguardo, come mi lanciasse un
messagio, come mi dicesse "mi spiace, ma tra poco devo andare"...
non mi piace dire che e' vecchio, anche se certamente purtroppo non e' piu' giovane, ma per me e' sempre il mio cucciolo... il mio angelo custode...

venerdì 1 novembre 2013

i Santi

...e si svolgevano cosi, tutti uguali, i pomeriggi delle domeniche e delle feste comandate...
grandi e lunghe partite a tarocchi per gli uomini anziani, tra un bicchiere di vino e l'altro. il nonno, Miquel d'Souviard, Mini dla Resia, Nadin d'Nondou e altri ancora, ai quali di tanto in tanto si univa un qualche "sgnouri"villeggiante; a volte si alzavano voci per discussioni su giocate mal fatte o altro, ma mai liti.
 i piu' giovani invece fuori, a volte sfidando il freddo, in interminabili partite a bocce.
ai Santi a tutti venivano offerte le caldarroste e le castagne bollite, anche in onore ai morti...
di sera le voci si univano spesso in canti di un tempo, a volte belli,  a volte stonati... e tutti si dimenticavano dell'ora della cena...
e arrivava la notte...

ora invece il NULLA