sabato 31 dicembre 2011

auguri

un altro anno... un anno in piu'? uno in meno?...
per me non dei migliori, anche se non e' stato disastroso come il 2006 e terribile come il 2008, un anno di attesa, forse di transizione...
dicono che bisogna scriversi una lista di desideri materiali, una classifica... solo che non sono tanto le cose materiali che mi mancano o che vorrei; vorrei piuttosto la salute, l'amore, la pace, la serenita'...
lo scorso anno mi ero comunque obbligato a compilare questa lista e alcune cose si sono realizzate, anche se magari solo per "inerzia", sono capitate e basta: la macchina (quella vecchia mi ha mollato e ho dovuto prenderne un'altra per forza), la tomba di famiglia (desiderio di mia madre... e' stato un po' come costruire il Duomo di Milano, ma alla fine ce l'abbiamo fatta!)...
cio' che non si e' realizzazo e' un viaggio, una bella vacanza (magari non da solo)... lo metto in cima alla lista per il prossimo anno... chi sa!?!
per il resto spero che il prossimo anno sia un po' meno difficile per tutti, che questa crisi venga superata, che finalmente si tocchi il fondo per ricominciare...
ed auguro a tutti i politici e managers vari (o per lo meno a quasi tutti, ma non saprei chi salvare!) che se ne vadano finalmente a fondo anche loro, che le loro valigie piene di soldi e le parole di cui si riempiono la bocca possano essere una zavorra che li fa finalmente andare a picco!
solo allora potremo dire di esserci finalmente ridimensionati!
Auguri!

lunedì 26 dicembre 2011

Titi (Sulina)




qui, seduto sul mio letto, guardo fuori; guardo ma non vedo niente, se non il bianco della neve e l'immobilita' delle cose.
il sole ancora non tocca i tetti e soltanto ingiallisce le cime; non un cinguettio, il silenzio dell'inverno mette i brividi, brividi non di freddo ma di solitudine.
chi sa quante volte anche tu avrai guardato il mondo con questi occhi e con la consapevolezza di chi non si aspetta piu' nulla: poco da dare, niente da ricevere.
... la tua casa: una stanza buia, due piccole finestre e poca luce; una vecchia stufa sempre da rifocillare per non morire dal freddo, acqua e gabinetto sul balcone... e soprattutto negli ultimi tempi il costante brusio di una radio con le pile scariche che ti serviva piu' che altro come compagnia, tu che vedevi solo piu' delle ombre e dunque non riuscivi nemmeno a leggere per far passare il tempo.
... e pensare che, forse, anche allora sarebbe bastato cosi' poco!
... ero per te il figlio che non hai mai avuto;ti accontentavi di vedermi arrivare ogni sera, ma so che non poteva bastare per riempire un giorno ed una vita...

sei stata povera Titi, eppure mi hai sempre salutato con un sorriso!... e quanti libri illustrati di fiabe mi hai comprato quando venivi a prendermi all'asilo!!!

quando stavi bene eri bella rotonda;allegra nonostante, sembravi il ritratto della salute. ricordo che allo zoo ti eri innamorata dell'ippopotamo, forse per solidarieta' con le sue forme...

domenica 18 dicembre 2011

auguri di Natale


ho ricevuto un biglietto di auguri e trovo molto belle le parole stampigliate sopra. non sono certo frasi proprie del mittente, ma mi sembrano comunque piu' veri, sinceri e per nulla banali rispetto alla corrispondensa di questi giorni...

e' Natale ogni volta che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano
ogni volta che rimani in silenzio
per ascoltare un altro...
ogni volta che permetti al Signore
di amare gli altri attraverso di te.

venerdì 16 dicembre 2011

il ponte delle scale


come era bello, quasi maestoso, il ponte delle scale... prima che l'alluvione (credo del 2000) lo portasse via per sempre...

stupide abitudini natalizie (che poi non hanno niente di Natale)

addobbi, luminarie esterne... io li chiamerei "cazzate". per me il Natale e' una festa di famiglia, la vera luce deve essere quella interna, al limite quella di un camino acceso o di una stufa e del volersi bene e star bene insieme. non capisco e anzi disprezzo tutto questo "apparire", questo volersi far vedere i "piu' " in tutto e per tutto.
da bambino mi piaceva fare il presepe; andare a raccogliere il muschio nei boschi e nel solaio a tirar fuori le statuine... ma non sono piu' un bambino e nemmeno ho dei bimbi che girano per casa e che potrebbero apprezzare.
altra grossa stupidaggine i petardi, i botti, i mortaretti... (cosa hanno a che vedere con il Natale?)... eppure da un po' di giorni qui e' tutta un'esplosione... ma la cosa che mi rattrista di piu' e' che gli artefici (e artificieri) di tutto cio' sono dei bambini, ai quali naturalmente i genitori avranno dato i soldi per comprarsi quelle cose... invece di insegnare loro il rispetto per gli altri li invitano a "trasgredire".
e' inutile non e' da me... io che a Cordoba (in Spagna) avevo fatto la figura dell'antipatico nei confronti dei miei compagni di viaggio... loro, di sera, cantavano a squarcia gola per quelle viuzze e... io a pensare che quegli schiamazzi avrebbero potuto far male a qualcuno, magari a qualche malato...

i miei lupi bianchi

Ferragosto, c'e' festa, si balla... ma il mio Bill 3 non sopporta l'idea di vedermi abbracciato a qualcun'altro che non e' lui e dunque mi insegue mentre volteggio con la mia dama, anche facendo correre il rischio di far cadere qualcuno... e allora mia madre va a recuperarlo...

il mio primo lupo bianco - Bill 2 - mentre gioca con un suo amico, anche lui cucciolo

tempi di scuola



...e visto che sono a casa con l'influenza, continuiamo con le foto ed i ricordi

Anna Cecchini, la mia maestra preferita (nella foto ci sono anche io truccato da nano e arrampicato sull'albero.... era un carnevale).
seconda elementare, in una pluriclasse dove io ero l'unico a frequentare la seconda. credo fosse il suo primo incarico, arrivava dalle Marche. carina, dolce, semplice. la sera veniva a prendere il late dai nonni e si fermava sempre a fare due parole...
seconda media, naturalmente sono l'unico con un libro in mano... i compagni mi dicevano "dai, tu che hai il viso d'angelo, vai dal preside a chiedergli che ci faccia uscire in passeggiata".
cantavo e ogni tanto ricevevo qualche biglietto dalle ragazzine della sezione femminile... semplicemente mi imbarazzavano... detestavo e temevo le gite scolastiche dove, non essendo capace a fare il gradasso, finivo regolarmente per essere bersaglio di scherzi a volte anche pesanti.
... il tempo passa ed anche la vita, di questi compagni quattro non ci sono piu'

mercoledì 14 dicembre 2011

il vecchio pozzo

anche se va a periodi mi piace leggere, ma non sempre trovo un libro che mi prenda veramente. a volte mi lascio attirare da titoli e nomi famosi per poi scoprire che hanno poco da dire (e magari sono pure mal scritti).
tra i libri che sto leggendo in questo momento c'e' "il vecchio pozzo" di una scrittrice ungherese, Magda Szabo'... e' bellissimo! non so se e per il raffreddore e l'influenza che mi sono preso (nonostante l'antinfluenzale), per il naso chiuso e la tosse, ma.... a leggere quelle parole, scritte con una delicatezza impareggiabile, mi ritrovo a volte con gli occhi che lacrimano...

lunedì 12 dicembre 2011

vecchie foto e nostalgia

vecchie foto, alcune vecchissime...per quanto riguarda le piu' vecchie, i nonni le tenevano nascoste in un cassetto, dentro ad una scatola ed io ogni tanto andavo a riguardarle e mi facevo raccontare.
le ho tenute io, menomale, forse sarebbero andate perse...

i miei dolci nonni materni... ah che belle le estati vissute con loro... ero felice nonostante la mia infelicita'... e quanti vizi, quanta fatica per farmi mangiare!!!
qui la nonna vestita da uomo ed una sua amica. se non ricordo male fu scattata il giorno che fini' la prima guerra mondiale. festeggiamenti e i giovani si vestirono quasi in maschera...
come era bella la mia Nena!

e che bell'uomo Nonu!
qui in divisa da militare, durante la prima guerra mondiale... povero nonno, si emozionava e a volte piangeva raccontandomi di quei tempi!

mio padre (il piu' piccolo), i suoi fratelli e i nonni paterni (questi sconosciuti!!!)

domenica 11 dicembre 2011

sera d'inverno

mi rende triste la luce della sera, quella che toglie i colori e tutto trasforma in ombre e profili...
toglie il respiro il silenzio della sera, solo l'abbaiare di un cane in lontanaza ed i pensieri che ti parlano senza parole

venerdì 9 dicembre 2011

disegni

mi piaceva disegnare ed ero anche bravino... avrei voluto fare il liceo linguistico o artistico, ma avrebbe voluto dire studiare a Torino invece che non gia' nella lontana Cirie'... e poi c'era bisogno di concretezza e allora "ragioniere"!

ho ritrovato nel solaio alcuni disegni che avevo fatto subito dopo le medie, colori ad olio su tela o su compensato.... semplici e ingenui, ma a loro modo carini..

nonu
a dire il vero il viso e' piu' quello di Barba Pinotou, ma era stato il nonno a posare per me...
Pian Airal

la Cappella del Villar
la Madonna della Neve... campanile rosa antico(e prima che fosse fatto quello scempio di restauro anche la facciata era dello stesso colore e al posto dell'insignificante mosaico attuale c'erano affreschi), cielo viola... e il balconcino tra il campanile e la chiesetta dove mi piaceva andarmi a nascondere quando si giocava a guardie e ladri (e nessuno mi trovava)
mi piacevano i vestiti, quelli eleganti...

giovedì 8 dicembre 2011

pausa pranzo

8 dicembre, mezzogiorno... quasi sembra estate; sole e pure una farfalla gialla che vola da sola... pochi minuti ancora e poi sara' ombra per circa mezz'ora, giusto il tempo che il sole ci mette a passare dietro la montagna che non riesce piu' a superare...
ecco l'ombra e' arrivata, pausa pranzo anche per il sole... buon appetito!

il nonno e anche mio padre sapevano esattamente da quale giorno di dicembre a quale giorno di gennaio si verificava questo "evento" (credo dall'8 dicembre al 6 0 7 di gennaio) e tutti i giorni che passavano erano un giorno in meno di "buio" e una lenta marcia di avvicinamento alla bella stagione e alla speranza.

martedì 29 novembre 2011

quasi un sosia?

prima un amico, poi altri mi hanno detto "ti abbiamo visto sui manifesti affissi in citta' "...
mi sono documentato... beh forse in effetti un minimo di somiglianza c'e', pero' io non ho dei denti cosi' belli e - soprattutto - non sorrido mai...

lunedì 28 novembre 2011

quando ero soldato



"quando ero soldato
beato me
non c'era la guerra
e adesso c'e'
l'han dichiarata
tutti d'accordo
contro di me"

cantava cosi' Lucio Dalla negli anni '60...

in effetti...
tanti ricordi - bei ricordi - di quell'anno lontano da casa... forse semplicemente perche' a quell'eta' si hanno si' tante paure (io poi sono sempre stato un fifone e ne avevo di piu' degli altri), ma anche tante speranze....
ricordo i timori per le punizioni (anche se non sono mai stato punito), la paura degli scherzi (ma per fortuna non ne ho subiti se non piccolezze), l'attesa del permesso o della licenza per poter tornare a casa, la tristezza del rientro quando dovevo ritornare.
ricordo comunque l'umanita' che ho incontrato dietro quelle divise e nonostante quella apparentemente assurda disciplina...
il Tenente Baruzzi che mi scelse per tenere i registri della classe durante il corso "c'e' un ragioniere tra di voi?" , io fui tra quelli che alzarono la mano e forse fui notato e scelto proprio perche' la alzai di meno degli altri.... la cosa fece si' che tutto il plotone comincio' a chiamarmi amichevolmente " 'u raggiunie' " e soprattutto - avendo quel compito fisso - non fui mai chiamato a compiere altri servizi magari meno gradevoli, tipo le pulizie e la mensa.
sempre il Tenente Baruzzi ... riunendo tutta la compagnia per farci una romanzina a causa di schiamazzi che aveva notato sul treno (rientro in caserma la domenica sera) "si alzino quelli che erano sul treno ieri sera e che facevano quel casino". io ero presente e pur non avendo fatto casino mi sentivo comunque coinvolto; mi alzai anche io, temendo che la prossima licenza sarebbe saltata.... e lui "no, tu eri tra loro, ma non c'entri"
il Colonnello Procchio, persona apparentemente inflessibile, aria da duce.... alla fine del corso chiesi di rimanere alla scuola. mi convoco' per conoscermi meglio. impaurito mi presentai nel suo ufficio; quasi non persi l'equilibrio mettendomi sull'attenti e tentando di battere i talloni come vedevo fare agli altri... "di dove sei?" "di Ala di Stura" "Ala di Stura? provincia di?".... ero cosi' agitato che mi usci' un "in provincia di Lanzo".
sempre il Colonnello Procchio che tutte le mattine assisteva dalla finestra del suo ufficio alla cerimonia dell'alza bandiera, cerimonia che mi era invece risparmiata salvo nei periodi estivi, quando i sotto-ufficiali erano quasi tutti in ferie e allora scelsero proprio me a fare il "sotto-ufficiale di giornata", figura che doveva tra l'altro alzare la bandiera sul pennone -io che a queste cose non ci ho mai creduto! - .... e infatti la bandiera rimase incastrata a meta' salita e io che non sapevo se ridere o piangere...
e poi i commilitoni, soprattutto durante il corso tantissimi marchigiani... peccato non ho piu sentito nessuno, ma del resto non sono mai stato un tipo simpatico e devono avermi dimenticato in fretta.... anche nelle ore di libera uscita, non andavo mai con loro a divertirmi, preferivo magari andare al cinema o a mangiare qualcosa di buono (mi piaceva il Regis, quell'atmosfera calda e familiare che mi ricordava un po' casa mia). qualche compagno di corso pero' lo ricordo piu' di altri... l'emiliano Fantuzzi ad esempio (tipo tranquillo come me), il veneto Carollo (mio compagno di branda, lui sotto io ai piani alti), il marchigiano di origini siciliane Cirafici (gran buon cuore e generosita', divideva con me le prelibatezze che si portava da casa), il marchigiano Cagafrullo (quante risate per quel nome!), e poi Ceccini, Cerquetella, Bucchi, Orefice, Finali, Candido, Zappala'...
divertente l'episodio della visita al salone dell'auto... eravamo ancora allievi e dunque avevamo si' la divisa da carabiniere, ma non eravamo ancora armati (la divisa era obbligatoria anche in libera uscita a quei tempi). decidemmo di andare al salone dell'auto di Torino (mi aggregai anche io pur essendo sempre riuscito a distinguere a malapena una cinquecento da una ferrari)... arrivati a Porta Nuova, vicini ad una cabina telefonica stavamo aspettando il pullman che ci avrebbe portati al salone quando una signora si precipito' verso di noi dicendo "fate qualcosa, corretegli dietro, prendetelo.... mi ha appena scippato".... e Zenere se ne usci con un "non possiamo muoverci di qui, noi siamo piantoni alla cabina!"...
e poi finito il corso gli altri compagni, anche loro spariti nel nulla del tempo che passa; Falchero, Carbone, Procoppio, Pazzaglia (con quest'ultimo avevo legato di piu' essendo tutti e due tipi piuttosto tranquilli)...
e anche quei tempi li lego a delle canzoni, a due in particolare.... la prima e' MARGHERITA di Cocciante. ho sempre trovato tristissima questa canzone... un amico si era comprato il disco e mi chiamo' per ascoltarlo propio poco prima di una partenza da casa per l'ennesimo rientro in caserma (forse ho sempre collegato questa canzone alla partenza e al "distacco " e ancora oggi quando la ascolto mi rattristo un po'); l'altra canzone e' DANCING QUEEN degli Abba che in quel periodo imperversava nei juke box

domenica 27 novembre 2011

il Villar e "la Vila"






sereno




... e poi ci sono giornate come questa... un intervallo, un poco di serenita'
... e allora guardo in cielo e vedo le scie degli aerei di passaggio e mi dico "chi sa se tornero' anch'io a volare?"



domenica 13 novembre 2011

concerto per un cane

a volte glielo dico, mi metto giu' e tra una carezza e l'altra gli faccio "ti ricordi quando eri piccolo piccolo e quasi riuscivi a stare per intero nelle mie mani".... e lui sorride, sorride e si mette a pancia in su, per farsi fare la grattatina... il mio amico, il mio lupo bianco!
oggi poi mi ha fatto sorridere... banchetto per un bel fritto misto alla piemontese e dopo il pasto l'allegria... i commensali cominciano a cantare a squarcia gola, vecchie canzoni, canzoni degli alpini; cantano bene, non stonano, begli intrecci di voci, ma... non siamo piu' abituati a queste cose che un tempo erano la normalita' e soprattutto e' lui - il mio lupo bianco - a non essere abituato... e infatti ecco che a sentire tutto quel frastuono si spaventa, viene a cercarmi e non mi molla piu' (non ho capito se per cercare protezione o per proteggermi da un eventuale pericolo!)
ah quanto amore ti sa dare un cane (e chiamarlo cane mi sembra un insulto).

ho ascoltato per caso su You Tube un pezzo Herbert Pagani (Dio quanto era bravo! quante canzoni meravigliose e spesso non capite!) . la canzone del caso si intitola "concerto per un cane"... emozionante ed eloquente! quanta verita' in quel testo!

mercoledì 9 novembre 2011

Cina

Giuseppe... compagno di scuola alle medie; era tra i pochi che, nonostante l'aria selvaggia e burbera (del resto credo che la sua situazione familiare non fosse delle migliori), era tra i pochi - dicevo - che non mi prendevano in giro e mi difendevano all'occorrenza.
Cina, lo chiamavamo cosi' per i suoi occhi da cinese.
Cina, che quando e' morto mio padre mi ha lasciato un biglietto con le sue parole (ed io non me l'aspettavo!)
Cina, fondamentalmente un buono... e poi la vita ti cambia e se non sei fortunato ti perdi...

domenica 30 ottobre 2011

quando ti diro' la verita'

quando ti diro' la verita'
forse mi dirai che la sai gia'
e ci sembrera' assurdo tutto quello che e' stato
i sorrisi mancati e l'amore mai dato
e il pensiero che poco sarebbe bastato
per vederci felici dara' posto al rimpianto

lunedì 24 ottobre 2011

per le strade del mondo

ci andavo spesso al Titanic un tempo, quando abitavo verso Piazza Rivoli. poi e' arrivata la malattia e sono cambiate le abitudini. ma anche durante la chemio, nelle soste di nausea, mi piaceva di rado illudermi di un ritorno alla normalita' e allora - affamato dalla dieta e dalla cucina ospedaliera - mi concedevo magari una pizza ogni tanto e andavo li'.
questa sera ci sono tornato, solo, tanto per cambiare, ma ci sono tornato
... ed ho pensato a quante volte mi sono ritrovato solo, a casa e per il mondo, per lavoro o per vacanza e a quante volte, pur da solo, mi piaceva infilarmi in qualche locale per vedere e per assaggiare cose nuove.... era triste si' esser da solo in mezzo alla gente, ma c'era pur sempre l'illusione di non rimanerlo e poi sarebbe stato ancor peggio rinchiudersi in se stessi...
... ed e' proprio di questo tipo di solitudine che parlo in una mia canzone...
la scrissi anni fa', stavo tornando dalla Toscana... le parole ed il motivo mi vennero di getto; ero in autostrada, mi fermai in una piazzola e la buttai giu'



solo per le strade del mondo
vado e non trovo mai il posto
dove fermarmi, dove restare
senza una casa, senza un amore
conosco tutti amo nessuno
di amici veri nemmeno uno
li ho persi tutti strada facendo
e sono rimasto da solo al mondo
ed entro a volte solo in qualche restaurant
solo un coperto e in piu' nascosto in qualche coin
in mezzo a coppie e allegre compagnie
come li invidio Dio, come vorrei anch'io
e' come stare su una nuvola e guardare il mondo che gira
e' come stare alla finestra e guardar la gente che passa
e' come essere vivi, pero' intanto morire...

vivo per le strade del mondo
spreco con i sogni il mio tempo
che intanto passa inutilmente
e alle mie spalle non resta niente
la sera spesso in qualche anonimo caffe'
cerco lo sguardo di qualcuno che non c'e'
tutti che parlano ed anch'io vorrei parlare
e invece resto zitto, rimango ad ascoltare
e' come avere amore dentro e non riuscirlo a dare
e voler dire tante cose e non trovare le parole
e' come esser tornati e voler ripartire
per le strade del mondo


penso sia una bella canzone, stile mix tra tenchiano e vagamente jazz (chiedo scusa per gli accostamenti)


domenica 23 ottobre 2011

sms - la speranza di un amore

nuvole, grigio e altri colori d'autunno.
freddo, appena scaldato dalla speranza di vederti.
ho voglia di sentirmi raccontare dei tuoi sogni
e di parlarti dei miei;
chi sa che non siano gli stessi?
...il tutto guardandoci negli occhi
e magari tenendoci per mano.

sabato 22 ottobre 2011

sic transit gloria mundi

era uno dei punti piu' belli e panoramici del paese, ora invece e' diventato una discarica ed un deposito per materiale edile????????????


era una casetta carina e semplice circondata dai prati e faceva pensare che si fosse felici a vivere li'; ora i prati a nord sono stati sostituiti da un deposito di terriccio ed altro e da un enorme piazzale di deposito per la falegnameria????????

la bella villa Biino, anch'essa ormai circondata dallo scempio????????

"sic transit gloria mundi"... e' quello che ha detto Berlusconi quando ha saputo della fine di Gheddafi. vorrei che ce ne ricordassimo tutti di queste parole (io non so il latino ma mi sembra di averne capito il significato) e non perche' le ha dette lui che pure non e' onnipotente ed immortale! alcune persone in particolare farebbero bene a conoscerle queste parole, soprattutto quelle che si credono potenti ed invincibili, nelle grandi come nelle piccole realta', quelle che misurano la loro gloria con il disprezzo nei confronti degli altri e delle cose degli altri (tanto piu' posso permettermi di disprezzare il prossimo quanto piu' sono io a contare!)... mia madre dice "dopou an tens e na vint un autrou" e piu' o meno il significato e' lo stesso, ma si potrebbe anche ricorrere a "il vento fa il suo giro", che e' pure il titolo di un bel film.

ma prima o dopo tutti i nodi verranno al pettine e questo per tutti... ne sono sicuro!

fermare il tempo

vorrei fermare il tempo
che invece scorre come sabbia tra le dita,
vorrei fermarlo e non lasciarlo andare
e gli direi
"accontentati di quello che hai gia' preso,
non chiedo di tornare indietro,
ma di restare qui,
con tutti gli acciacchi ed i problemi dell'oggi
e i sogni ed i ricordi di ieri
e qualche speranza ancora".
vorrei fermare il tempo
prima che anche l'oggi
sia diventato un rimpianto.

domenica 16 ottobre 2011

ti meritavi di piu'

forse la piu' bella tra le canzoni che ho scritto e' proprio questa; la piu' bella per me, perche' per me ha un significato particolare. apparentemente e' un po' banale, con delle rime scontate e forzate, ma del resto e' anche una delle prime che ho scritto e la rima mi aiutava nella metrica, nella musicalita'...
il testo e' un testo "drammatico", ma non lo voglio spiegare... si spiega da solo

ti meritavi di piu'
di quello che hai avuto
di un uomo che ti ha
sempre e soltanto usato
usato a far la serva e a far l'amore
ma ci scommetterei che non ti ha dato mai nemmeno un fiore
ti meritavi di piu'
non hai avuto fortuna
a metterti con chi
non ti ha promesso mai neanche la luna
e tu hai sbagliato a perdonarlo sempre
per salvargli la faccia davanti alla gente
perche' tu ti meritavi di piu'...

tu che hai saputo dare senza avere
lui che si e' perso dietro ad un bicchiere
ma adesso stai pensando
che forse puo' cambiare
che nonostante tutto
e' un amore da salvare

il tuo padrone c'e'
ma e' sempre come assente
un'altra al posto tuo
avrebbe gia' l' amante
ma fatalista e rassegnata come sei
ti ostini a dire "no il mio uomo e' lui"
e metti insieme i cocci di un amore che
se e' andato in mille pezzi una ragione c'e'
e passi sopra ad ogni suo difetto ma
l'amore non e' amore quando non c'e' rispetto
perche' tu ti meritavi di piu'

tu che hai saputo dare senza avere
lui che si e' perso dentro ad un bicchiere
ma adesso stai pensando
che forse puo' cambiare
che nonostante tutto
e' un amore da salvare...
perche' tu ti meritavi di piu'


la teiera


ho ritrovato questa vecchia teiera... sara' pure kitch, ma a me piace. mi piace soprattutto il disegno sopra riportato, lo definirei "una pausa di raccoglimento". mi fa ricordare quando da bambino andavo nei prati con i nonni, per il fieno, per l'erba o anche solo per pulire... a mezzogiorno suonava la campana, si sospendeva tutto e si tornava a casa a mangiare. la sera invece era magari il suono dell' Ave Maria che ci arrivava dal campanile; la nonna si fermava un attimo, faceva il segno della croce e mi invitava a dire una preghiera... ricordi!



sabato 15 ottobre 2011

poesie d'amore 2

INTERVALLO D'AMORE

Abbracciami
e guardami negli occhi.
Parliamoci
in questo intervallo d'amore,
ora che i sensi hanno avuto
e avranno ancora...
Lasciami illudere
che i tuoi occhi vedono
quello che sono veramente
e non quello che sogni
e che tra le tue braccia -
sei consapevole -
di accogliere il corpo
di un anonimo uomo
... e che questo intervallo d'amore
sia la dolce calma del prima e del dopo,
anche senza usare parole proibite!


venerdì 14 ottobre 2011

poesie d'amore

ebbene si', nonostante quell'aria da "santino" (cosi' come mi definiva una vecchietta delle mie parti), sono stato innamorato anche io... e quando sono innamorato sono di quelli che scrivono stupide poesie... e magari poi le tengo nascoste, che tanto non verrebbero capite nemmeno da chi me le ha ispirate e per cui le ho scritte, anzi magari si spaventerebbe pure.... ma poi finisce comunque l'amore e rimangono le poesie... eccole, le tiro fuori dal cassetto e senza vergogna... l'unica cosa di cui mi pento e' di non aver amato di piu'!

LE NOSTRE FOLLIE

Dolce e' la tua bocca
e la tua pelle e' velluto
Seta i tuoi capelli
che amo carezzare.
Il tuo tiepido abbraccio mi accoglie
e ci lasciamo andare
alle "nostre follie"-
tu le chiami cosi' -
che mi fanno volare in alto
che mi fanno sentire vivo.
Mani, le tue mani mi accarezzano
Mani, le tue mani che mi cercano;
bello e' quel momento quando
vedo nei tuoi occhi il cielo.



sabato 24 settembre 2011

inviti a nozze

una volta ci tenevo tanto e quasi mai mi invitavano. mi piaceva vedere il vestito della sposa, l'idea di sentirmi anche io parte della festa, assaggiare nuovi piatti al banchetto... vero e' che non sono mai stato un "tipo da compagnia" e regolarmente finiva che mi trovavo seduto in mezzo ad una tavolata si' di coetanei o pseudo-amici, ma con loro non avevo nulla da condividere veramente, se non appunto l'eta' e la forzata compagnia... e infatti finiva che facevo da sparti-acque, a destra facevano un discorso e a sinistra un altro ed io non partecipavo in realta' a nessuno dei due.
ero abituato ad essere dimenticato e ad un certo punto mi ha pure fatto piacere... non dovevo pensare al regalo per gli sposi, ne' al vestito da mettere per non fare brutta figura... ero si' abituato, ma non posso negare che a volte mi spiaceva essere l'unico a non esserci. in alcuni casi poi e' stato quasi un affronto e un vero e proprio dispiacere...
quando si e' sposata Itala ad esempio.... stessa compagnia, eravamo tutti e due tra i piu' tranquilli e a tutti e due piaceva cantare... niente!...
o quando si e' sposata Domenica "la bionda"... anche lei stessa compagnia, mia "priora" per tre anni, tra le mie ballerine preferite, anche un po' cugina... niente!...
e quando si e' sposata Rina... stessa compagnia, quante volte soprattutto da bambino me le ero prese dagli altri per difenderla, gli altri che la prendevano in giro per le sue origini "contadine"... se ne era dunque scordata?!... vero che forse non poteva permettersi troppi invitati, pero' perche' dimenticare proprio me?...
ma la dimenticanza che piu' mi aveva fatto male era stata quella di Rosanna ed Enrico... anche loro naturalmente stessa compagnia... quante volte avevo fatto da autista alla sposa nelle nostre uscite del sabato sera, e quante volte avevo difeso lo sposo quando volevano estrometterlo dal gruppo!... vabbe'!... in quell'occasione avevo finto l'indifferenza andando a fare lo standista per il mio paese al Salone della montagna (io e Patrizia, tutto il paese a nozze meno noi due), ma in realta' la cosa mi aveva fatto male.

certo ora mi dico che quelle sono solo delle stupidaggini, ma comunque stupidaggini indicative!

vero e' che se io avessi avuto la fortuna di sposarmi avrei fatto tutto in sordina, pochissimi invitati e via... ma non e' capitato!

comunque sia "auguri agli sposi" e auguri sinceri!

venerdì 23 settembre 2011

tramonti di vento


Li aut e cuset!


andare via lontano/cercare un altro mondo

Sant'Ignazio

a volte sento come un'esigenza di fuggire, di stare da solo.... e allora penso ai luoghi di raccogliemento e preghiera, ma non ho il coraggio di...
del resto mi pentirei subito e subito mi stuferei di quella solitudine...
... e poi sono un gran peccatore, a volte nei fatti e spesso nei pensieri!

Il "Monastero" a Torino,vicino a Piazza Massaua

funghi


ero un patito dei funghi; di giorno li trovavo e di notte li sognavo!
ero di quelli che erano capaci al mattino di fare un giro di quattro o cinque ore e poi al pomeriggio fare il bis.
i mie posti erano soprattutto "dl'anvers", magari verso Bel Fe', ma a volte mi cimentavo nella ricerca anche verso Pian Attia; qui pero' ,essendo piu' esposto al sole, avevo una gran paura delle vipere.
quante borsate di porcini! era una soddisfazione, piu' a trovarli che a mangiarli... e il batticuore che mi prendeva quando ne vedevo uno!... rallentavo l'avvicinamento e la raccolta per gustarmi maggiormente il momento!
avevo iniziato piu' per accompagnare un pensionante la cui moglie non voleva lasciarlo andare da solo che non per mia scelta... poi ci avevo preso gusto!
il massimo fu quella volta che casualmente incontrai nei boschi "Clali' " che per non farmi capire che erano boschi buoni e trovandosi scoperto si era messo a correre, nonostante il terreno scosceso... ed io dietro... peccato che ovunque passavo c'erano funghi da raccogliere... wow che avventura!
ora i miei problemi di salute non mi permettono piu' di fare queste scorribande, pero' di tanto in tanto mi lascio tentare... ed e' con il batticuore e con piacere che mi capita a volte di raccoglierne uno!
... entro nel bosco, cerco di mettere a fuoco e - come diceva la Signora Olga Pittiani (pensionante dei miei di Savona di tanti anni fa') - dico anche io "fungo funghetto esci dal boschetto, vieni di corsa, vieni nella borsa!".... e magari succede!

sabato 17 settembre 2011

piove

piove...
di quella pioggia che vien voglia di starla ad ascoltare.
ti immagino presente,
i nostri sguardi si accarezzano...
senti le gocce sul vetro e danzare sulle foglie
e il tuono minaccioso che non fa paura.
grigia e' la luce eppure qui c'e' il sole,
anche se non e' vero e fuori piove...

sabato 10 settembre 2011

le mamme

Vasco canta "noi siamo i soliti..."; alzo un po' il volume, per sentirne meglio l'eventuale messaggio... semaforo rosso. mi fermo. quattro donne che si tengono per mano attraversano la strada; sono due bambine, la mamma e la nonna. le bimbe sono mulatte, la testa piena di capelli ricci e crespi, la mamma e' nera, molto bella ed elegante (non e' di certo una badante), la nonna e' una normalissima nonna bianca di capelli e di pelle. sorridono tutte e quattro, sono felici. la piu' fiera di tutte pero' sembra proprio la nonna... e dire che non sara' certo stato facile per lei accettare la cosa. all'inizio magari ci sara' rimasta male "ma come? mio figlio mettersi con una di colore! cosa dira' la gente? e poi si sentira' sempre diverso e con gli occhi puntati addosso!".
... le mamme!... come sarebbe bello fossero tutte cosi'!... ma forse lo sono!...

domenica 4 settembre 2011

passeggiata nel bosco



passeggiata nel bosco...
sento la pioggia sulle foglie stanche,
suono di gocce che lavan via l'estate


mercoledì 31 agosto 2011

ciao ciao macchinina



e' stato un po' scioccante vederla sparire cosi'... come in quei films dove si vede una bara sparire all'improvviso nel forno crematorio, avvolta dalle fiamme...
questa mattina ho portato la mia Peugeot 306 a rottamare... abbiamo passato insieme qualcosa tipo 11 o 12 anni. se devo essere sincero non c'e' mai stata una vera simpatia tra di noi ( ero rimasto affezionato alla mia vecchia Clio ) , pero' mi ha sempre sopportato e sopportare me non e' facile... uno che si accorge di qualcosa che non va o che manca solo quando comincia a vedere delle luci che si accendono. anche quella "modifica"... non era mica stata colpa sua se non mi ero fermato a quello stop ( a casa nessuno ne ha mai saputo nulla, l'avevo parcheggiata lontano perche' nessuno vedesse, poi il carroziere ha fatto il suo mestiere).
se non era per il tergicristallo che non funzionava piu' e che a ripararlo costava piu' del valore attuale della macchina stessa andavo avanti ancora un po'... negli ultimi anni parecchie riparazioni - questo e' vero - ma chi me lo faceva fare di comprare una macchina nuova, io che con i miei problemi di salute non sapevo quanto potevo durare!
questa mattina invece, a malincuore, l'ho salutata (confesso... di nascosto l'ho persino baciata).
al suo posto una Citroen C3... speriamo di andare d'accordo!|


lunedì 22 agosto 2011

vedrai vedrai


... e cosi' capita, magari perche' l'umore non e' dei migliori, ma capita... cammino e mi vengono in mente vecchie belle canzoni... e mi metto a canticchiare (un tempo a squarcia gola, ora non piu'...)

in questi giorni mi frullano in testa le canzoni del San Remo 66... sempre li' con LA NOTTE DELL'ADDIO/UNA CASA IN CIMA AL MONDO/ADESSO SI'/SE TU NON FOSSI QUI...

e poi un'altra del 68, sempre di San Remo, dove pero' fu eliminata... forse per l'inciso che fa come la meravigliosa VEDRAI VEDRAI di Tenco (che tanto mi si addice); si tratta di LE SOLITE COSE, bella soprattutto nella versione di Timi Yuro, piu' che non in quella del suo autore Pino Donaggio (vedrai, vedrai/ che un giorno cambiera'/ son le solite cose/ che si dicono sempre...)

... anche io mi dico "vedrai, vedrai che un giorno cambiera' ", lo dico anche senza crederci piu'...






cerco un minimo di ottimismo nei colori... e l'arancione e' il mio colore preferito