giovedì 29 luglio 2010

nuvole

nuvole. pennellate di paura e speranza insieme. come sara domani? quelle rosa accompagnano il sole nel suo sonno, quelle nere cariche di pioggia e di minaccia... e in mezzo un po' d'azzurro e di serenita'.

what life
has in store for me?
i wonder
what life
has in store for me?
may be only lonely nights
just full of souvenirs
remembering the happiness
i didn't realize
what life
has in store for me?
i wonder
what life
has in store for me?

domenica 25 luglio 2010

senza titolo


a volte basterebbe poco per pensare di essere in paradiso, ma poi ci lasciamo prendere dalla vita o meglio, dalle cose che crediamo essere la vita... e allora roviniamo tutto...

luna


luna... come sei bella luna,
ti odio e ti amo luna,
mi prendi in giro luna
e ridi...
mi fai pensare a notti
che non potro' piu' vivere...
luna impigliata tra i rami
ad ascoltare il gracidare delle rane
ed il sospiro degli innamorati.
luna sopra la pianura
e sopra il tetti delle case,
luna dietro la montagna,
luna sopra il mare che ti specchi...
luna... come sei bella luna,
ti odio e ti amo luna,
mi prendi in giro luna
e ridi...

mercoledì 21 luglio 2010

vigliacco

stasera... un gattino morto in mezzo alla strada...
come sempre un colpo al cuore... ma poi nulla... che vigliacco che sono!
avrei voluto, avrei dovuto fermarmi e spostarlo di li', evitargli almeno lo scempio del passaggio delle macchine successive... chi sa, magri non era nemmeno morto, forse era solo intontito per la botta - anche se immobile - forse solo ferito e in questo caso avrei potuto salvarlo...
e invece niente, un colpo al cuore si', ma azione "zero" e ho proseguito...
Dio fa che al mondo non siano tutti vigliacchi come me! fa che, chi e' arrivato dopo, abbia fatto lui quello che avrei dovuto fare io!

la preghiera del malato

recentemente ho letto una bella preghiera - la preghiera del malato - con la quale, appunto, " il malato" ringrazia Dio per l'esperienza della malattia, per le cose che ha imparato ed imparato ad apprezzare nel suo durante, per le persone che "grazie" ad essa ha avuto occasione di incontrare (medici, infermieri, altri malati) e di conoscere meglio (i veri amici)... e' bella, e' molto bella... pero' e' un po' troppo "sdolcinata".
anche io ringrazio Dio per questa esperienza, pero' ora Gli dico "adesso basta! adesso fammi tornare a vivere!"

p.s.
oggi ho avuto l'esito quasi definitivo (quasi non ci credo!): linfoma guarito!
... spero che anche tutto il resto si risolva...

domenica 18 luglio 2010

domenica d'estate







bellissima giornata, cielo senza nuvole, gente e.... finalmente, verso sera, la passeggiata nel verde con il mio lupo bianco. quando sono con lui sono felice della sua felicita'!

radure


radure... squarci di verde nel verde dove il sole trionfa e l'ombra e' vicina, come pezzi d'azzurro in un cielo di nuvole, come i giorni felici in una vita...

sabato 17 luglio 2010

pensieri ed emozioni

via sacchi, bar dei portici. il proprietario e' diventato da poco papa'. ogni tanto la moglie gli porta il bimbo da guardare. e' un bel bimbo di due mesi, quando non dorme e' sempre sorridente. sembra un bambolotto. il babbo lo mette li' in un angolo, quasi in vetrina e lui se ne sta tranquillo... ma giustamente non puo' fare a meno di venirselo spesso a guardare rapito, a sbaciucchiarlo, ad accarezzargli i piedini... che tenerezza vedere quel quadretto!... io quasi faccio le stesse cose con il mio lupo bianco; penso che impazzirei per un bambino!

sabato mattina, ore 8 circa. bella giornata estiva. sto andando in montagna. la strada dritta della mandria, su un lato prati verdi. aria di vacanza, altre macchine stanno salendo... e ricordo con nostalgia quello spirito di felice liberta' quando partivo anch'io per la mia vacanza, anche se la direzione era opposta a questa e - caso mai - la strada era l'adriatica, verso il mare...

in radio sento per caso una canzone di Battiato che non avevo mai sentito "aspettando l'estate". che bella! anche io sto aspettando l'estate... anche se per me l'estate e' gia' passata...

martedì 13 luglio 2010

ricordo di Bill 2 (13/07/2001)


sai, a volte si sente il bisogno di piangere guardando negli occhi qualcuno... io piangevo e guardavo gli occhi di Bill... e Bill mi guardava con gli occhi tristi. gli parlavo, sono convinto che capisse. Bill adesso e' morto e mi manca tantissimo. se ne e' andato con tutti i miei segreti, che soltanto a lui confidavo...

Bill, amico amico, fedele compagno di solitudine.
sei stato una creatura meravigliosa e ringrazio Dio che ci ha fatti incontrare e che spero non ti abbia fatto soffrire piu' di tanto quando ti e' venuto a prendere... pero' avrebbe potuto lasciarti con me ancora un po'!
Bill, Biloni, Loni, Creatura, Cuccioloni, "Iounoun", Amore mio (perche' mi hai regalato veramente tanto amore), Bimbo, Bibini... in quanti modi ti ho chiamato!
so che con noi hai vissuto bene. so che grazie a te sono riuscito a superare molti momenti difficili... ma adesso come faccio senza te? non ci sara' piu' nessuno che mi corre incontro quando arrivo a casa, non ci saranno piu' i tuoi occhi a seguirmi in ogni mio movimento, non ci sara' piu' la tua zampa che preme contro la mia gamba per chiedermi un pezzo di pane, non verrai piu' a svegliarmi al mattino o meglio, a vedere se dormo ancora...
mi manca il tuo naso umido contro il mio, il tuo sbadigliare e il tuo stiracchiarti quando eri contento e stavamo magari per cominciare una passeggiata...
per chi tirero' il bastone nel prato e la pietra nel fiume?
"codoni, pioutines, pioutoni, nasoni (e intanto ti toccavo la coda, le zampe posteriori ed anteriori, il naso); una carezza e un bacio... questo era il mio saluto della sera.
al mattino, a volte, una grattatina. ti mettevi a zampe all'aria e ti lasciavi coccolare contento.
il mio Bill fifone (ma ne avevi tutte le ragioni, poverino). quando ti portavo dal veterinario non volevi entrare, non volevi stare sul "tavolone", nascondevi la testa sotto la mia ascella (quanta immeritata fiducia hai avuto nei miei confronti!).
il mio Bill. spesso, quando ti accucciavi vicino a me, mettevi una zampa sui miei piedi, come per dire "adesso non ti lascio piu' scappare".
Bill, se esiste il paradiso dei cani tu sei la' e spero di raggiungerti, perche' voglio ancora stare con te...

avrei voluto tenerti ancora li', anche se era uno spettacolo tremendo vederti immobile... ma potevo sempre sperare in un miracolo e che il tuo cuore si rimettesse a battere... ma non si poteva aspettare, non si doveva dare spettacolo... fatto sta che verso le cinque del mattino, ancora buio, ti abbiamo seppellito. Roberto ha scavato una fossa, proprio vicino a quella del tuo predecessore, anche lui Bill, il cocker. tempo grigio, tra un temporale e l'altro. tu non hai sentito - Bill - ma mentre ti posavamo nella tua nuova "cuccia", mentre ti coprivamo con una coperta, mentre la terra cominciava a coprirti (il bel nasone rosa l'ho voluto sporcare io), mentre ti chiedevo perdono... gli uccellini hanno cominciato a cantare.

e rivedo i tuoi occhi l'ultima volta che li ho visti, i tuoi occhi dolci e intelligenti... erano grandi e mi guardavano con un'espressione di impotenza e forse di paura e disperazione, forse capivi che stava per succedere qualcosa. Bill, mi hai regalato anche l'ultimo sguardo! qualche minuto dopo ho sentito i tuoi "passi", il tic-tac delle unghie sul marmo del corridoio... senza disturbare nessuno sei andato a morire sul balcone.

ed era su quel balcone che ti piaceva dormire quando faceva caldo d'estate. ed era su quel balcone che stavi dormendo quella volta che successe l'incidente; una macchina, dalla strada superiore dietro casa, salto' nella strada sotto... un volo di una decina metri e piu', per miracolo nessun ferito e nessun'altra auto danneggiata... solo un gran colpo...tu, spaventatissimo, venisti a rifugiarti e ad avvisarmi in camera mia.
e quante volte la mamma mi dice di averti trovato in camera mia, anche quando io non c'ero (a volte disteso sul mio letto) e quante volte sei entrato in camera mia per guardarmi dormire, per salutarmi. di solito ti accucciavi a terra di fianco a me, se mi svegliavo ci guardavamo negli occhi poi ci riaddormentavamo. ti sentivo sognare, forse nei tuoi sogni stavi correndo e muovevi le zampe.

giro l'angolo del bancone del bar e non posso fare a meno di guardare la', sotto la finestra. quello era il tuo posto preferito ed incrociavo sempre il tuo sguardo. Bill per me non eri un cane, non eri una persona, per me eri piu' di una persona... e del resto chi mi faceva compagnia mentre mangiavo? io al tavolo e tu ai miei piedi o dietro la sedia...e soprattutto nei giorni di confusione; ci sentivamo tutti e due sballottati e inutili, ma comunque insieme e solidali (io mi sentivo un po' cane e spero tu ti sentissi un po' persona)... e chi e' che stava su con me la sera fino a tardi per chiudere il locale? io che leggevo o guardavo la TV e tu che non mi lasciavi mai solo!

ciao Billo, come stai la' sotto? penso al temporale, penso all'acqua, penso alle formiche... sono disperato. vorrei essere sicuro che stai bene dove sei!

e ti rivedo. ti rivedo mentre ti gratti contro un cespuglio, ti rivedo in "posizione ad uovo", cosi' dolce ed indifeso, ti rivedo con le galline, cosi' geloso da mangiare le loro cose... era buffo vedere intorno ad una ciotola quindici galline, un gallo ed un cane.
ti rivedo, ma invece non ti vedro' piu'

Bill, come faro' a ricambiare tutto l'amore che mi hai dato?

e rivedo... rivedo quello sguardo che soltanto io ho visto e che non ho saputo capire... ma forse non avrei comunque potuto fare gran cosa a quell'ora di notte...cercare un veterinario per vederti poi magari morire nel suo ambulatorio sarebbe forse stato anche peggio!
se almeno sapessi che dove sei stai bene e che un giorno o l'altro potremo stare di nuovo insieme!

domenica 4 luglio 2010

in un fiore (festival di san remo 1966)

se non corri
tu potrai trovare
in mezzo ai sassi
un diamante tutto per te


se non corri
tu potrai vedere
le cose belle
che stanno intorno a te...

sabato 3 luglio 2010

pomeriggi d'estate

nuvole nere che si accumulano. anche oggi sta arrivando il temporale quotidiano... e infatti i contadini si lamentano, dicono che "lou fen ou tchantet gnint" (il fieno non canta), nel senso che, rigirandolo, non si sente il rumore che si dovrebbe sentire se il fieno avesse avuto il tempo di seccarsi.
... e trounet (tuona) e il cane ha paura. si accuccia ai miei piedi in cerca di protezione...
tra poco arriveranno le madame che, come sempre, bello o brutto che sia, santificano i loro pomeriggi (e non solo) sprecando il tempo in interminabili partite a carte (per lo più pinnacola) e sparlando comunque sempre di qualcuno.
pochi gli uomini, che invece un tempo giungevano numerosi. loro preferivano la partita a bocce; avanti e indietro sotto il sole e nella sabbia per ore e ore, per questo gioco che io non ho mai saputo apprezzare.