
le gocce sul tetto
parlano
di un calore rinfrescato,
un lampo in mezzo al cielo
rompe una nuvola
e si vede un po' d'azzurro,
le rose adesso dissetate
sorridono alla luce della sera,
un'enorme nuvola bianca
si riflette
nella pozzanghera,
sento il rumore dei miei pensieri,
mi fa pensare a ieri...
la soffitta d'estate
era un covo di fate,
i pivi ci venivano a dormire,
li sentivo arrivare uno ad uno,
mi svegliavano al mattino
con il loro garrire.
la spiaggetta sul fiume
era
il nostro mare,
le farfalle i gabbiani,
il maggio pendolo le palme
e i nonni i marinai,
un giorno poi una strana tentazione,
il primo turbamento nel mio cuore.
la soffitta d'estate
era un covo di fate,
i pivi ci venivano a dormire,
li sentivo arrivare uno ad uno,
mi svegliavano al mattino
con il loro garrire.
questa e' stata l'ultima canzone che ho registrato prima che scomparisse la voce. per un errore della sala di registrazione non ce l'ho nemmeno su dat o cd, ma solo su audiocassetta... peccato!
credevo molto in questo pezzo, primo perche' mi sembra una bella poesia diventata canzone, secondo perché' anche musicalmente ha un suo crescendo che permette di mettere in mostra una discreta estensione vocale (mi monto la testa... alla Al Bano o alla Bocelli).
la cantai al Massaua quando era ancora teatro e prima che diventasse una multisala... che brutto teatro e che tristi i camerini!
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