mercoledì 16 dicembre 2009

Le Autorita'

Nel mio piccolo paese poche, un tempo, erano le persone che contavano veramente. Tra queste certamente il medico, il farmacista, il parroco e la maestra.
Con gli occhi del bambino, quest'ultima era per me la piu' importante. Tutti gli anni veniva cambiata, tutti gli anni una faccia nuova, tutti gli anni una nuova conquista da fare. Era di solito una giovane ragazza al primo incarico, che arrivava confusa e spaesata in questo piccolo posto fuori dal mondo; prima esperienza una pluriclasse... Non male!!! Faceva un po' di tenerezza ai grandi, per noi bambini era invece una figura sia da amare che da temere; da amare perche' un mix tra una mamma ed una sorella maggiore e poi era comunque il simbolo della sapienza e comunque arrivava "dalla citta' " e dunque da un mondo sconosciuto, da temere perche' comunque rappresentava un traguardo da raggiungere e non era detto che sarebbe stato facile. Spesso era anche una bella ragazza e i giovani locali si facevano delle fantasie.
Figura ancor piu' importante agli occhi di tutti era il prete, che aveva sicuramente agganci importanti, che parlava con Dio e che secondo i piu' vecchi - volendo - poteva anche "fare la fisica", dunque, meglio tenerselo buono!
Splendido personaggio della mia infanzia e gioventu' e' stato Don Botta, che e' stato parroco in paese per piu' di venti anni. Una figura tipo Don Camillo: grande umanita', severo a volte (ma non troppo), altre volte allegro. Ha fatto un mucchio di cose per la sua comunita': un piccolo cinema parrocchiale ora chiuso, dove venivano proiettate in "ante-ultimaspeciale" pellicole diverse (naturalmente dietro sua censura); tutti gli anni organizzava la gita scolastica di fine corso, naturalmente in un posto dove c'era anche un santuario... fu grazie a lui che vidi per la prima volta il mare. Ah quelle levatacce per raggiungere il mare lontano e durante il viaggio i canti e i cori... Mi chiamava "l'usignolo della compagnia"... E lui - Don Botta - era un tipo da compagnia. Non disdegnava un invito a pranzo e alla fine del pranzo, magari in occasione di un banchetto di nozze e dopo qualche bicchiere di buon vino, giu' a cantare anche lui... Ricordo che una volta lo sentii intonare "Bandiera rossa".
Ricordo in particolare due simpatici aneddoti... Era il periodo delle Brigate Rosse: attentati, morti,rapimenti... Con le mie orecchie sentii questo scambio di battute "Ah se li prendessero!Li ammazzerei tutti!" "Ma come Don Botta! Proprio Lei che parla e predica il perdono dice che li ammazzerebbe?" "Certo che li perdonerei, ma dopo averli ammazzati!"...
Divertente anche quando mi convoco' in occasione del mio concorso per l'assunzione in banca... Il giorno prima della prova orale mi chiamo' in canonica. Fece uscire Matilde (la Perpetua), che non doveva sapere. Doveva dirmi una cosa segreta ed importante e nessuno doveva sentire "Sai ho saputo cosa ti chiederanno domani " "Davvero Don Botta?! Grazie!" "Si',ti faranno domande di diritto, ragioneria e tecnica bancaria!". Sono sicuro che non mi stava prendendo in giro; per lui erano delle parolone e certamente era convinco di avermi detto chi sa quali cose!... Ad ogni modo il concorso ando' bene e certamente in qualche modo lo devo anche a lui (che aveva comunque le sue conoscenze).
... E quando ci brucio' la casa!... Si era offerto di prestare dei soldi ai miei senza interessi! Quello si' che era un vero uomo di fede!

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