


tra poco e' ferragosto, un tempo per me il giorno piu' bello dell'anno, ora quasi una fastidiosa ricorrenza. come in tanti altri posti era (ed e') la festa del paese, una festa che si sentiva gia' con molto anticipo, sin dai preparativi: dalla costruzione della tettoia coperta di verdi frasche sotto la quale si sarebbe ballato (la frasca'), all'accatastamento della legna sulla cima della montagna di fronte al paese (Rocca di Nona) per il falo' della sera prima... dunque : falo', fuochi d'artificio, ballo, banda, orchestra, processione, giochi e poi soprattutto tanta gente che si riversava in piazza. il tutto era organizzato da quattro coppie di giovani (i priori e i sottopriori), che rischiando di tasca loro - ma di solito andava bene - mettevano insieme le cose. in quei giorni i priori erano al centro dell'attenzione; vestiti nei costumi locali, si esibivano in balli tipici (le courende), intrattenevano il pubblico e naturalmente, cercavano di tirar su soldini vendendo nastrini e coccarde.
sin da bambino ero affascinato dalla figura del priore; mentre altri magari dicevano "non vedo l'ora di sposarmi" io dicevo "non vedo l'ora di fare il priore".
... e infatti arrivo' anche il mio turno e lo feci per ben quattro anni, con grande divertimento e soddisfazione (forse non la prima volta quando ero ancora troppo "bambino"). per tre anni scelsi forse quella che era la ragazza piu' bella del paese (una biondona quasi nordica); ballavamo bene e ci facevamo notare (siamo anche finiti su delle cartoline). timido, ma esibizionista, mi sentivo un re.
... ma la festa non si svolgeva solo in piazza e veniva portata anche in giro per il paese; i priori, con la banda al seguito, si recavano in tutti i locali pubblici e alle ville dei villeggianti facoltosi, ricevendo in cambio offerte, dolci e bevute... e il giorno dopo continuava, questa volta non piu' con i costumi locali, ma tutti vestiti nei nostri migliori abiti. la sera del 16 ero stravolto e con le suole bucate, non avendo perso un ballo!
ora mi sembra tutto cosi' assurdo! la festa c'e' ancora anche se con qualche cambiamento... ad esempio non c'e' piu' la frasca', ma si balla in una nuova struttura fissa non piu' in piazza ma li' vicino... insomma.... c'e' ancora, ma non e' piu' la stessa cosa, non c'e' piu' la semplicita' di un tempo!
... ma quando sento una courenda, anche se mi mette malinconia, mi viene una gran voglia di ballare!
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