venerdì 21 agosto 2015
il bar
il vecchio bar era disegnato diversamente da quello attuale, mentre quello precedente gia' somigliava alla versione di oggi.
il bancone non era frontale, ma correva lungo la parete di destra, un bancone rivestito di un materiale di un colore rosso-marrone, con sopra un marmo grigio verde venato di bianco. sul banco, lato ingresso, una vetrinetta contenente le caramelle e la cioccolata (la buonissima cioccolata Feletti...quante scorpacciate!) e le arbanelle con la frutta sotto liquore, che tanto andava a quel tempo: deliziose prugne, ciliege, albicocche, uvetta...
lungo tutto il lato destro c'erano invece tre o quattro tavoli con le relative sedie, mentre un bel tavolo rotondo era proprio all'ingresso; quello era il tavolo preferito dai tarocchisti che, tutte le domeniche, arrivavano nel primo pomeriggio e li' rimanevano a giocare fino all'ora di cena inoltrata, bevendo e fumando, parlando a voce alta, a volte imprecando e bestemmiando per la giocata sbagliata del "socio"...tanti i giocatori di allora, a cominciare da mio nonno e poi Miquel d'Souviard, Nadin d'Nondou, Mini dla Resia, Tournour...
il giovedi' invece era il giorno dei mandriani, Touma', Toni dou Rusqua e gli altri scendevano dagli alpeggi per andare a vendere e a comprare al mercato e per fare rifornimento; legavano i muli e si facevano delle lunghe sedute a base di vino e di vecchie canzoni stonate e non, ma sempre canzoni tristi...e non se ne andavano piu' via!!! poveri muli che se ne stavano pazzienti ad aspettare e che venivano slegati solo a tarda notte; sicuramente erano loro a guidare i loro padroni, ubriachi fradici, fino a destinazione.
in fondo una porta a due battenti dello stesso colore del bancone e con vetro a tratti smerigliato e disegnato, dietro quella porta la cucina...a quel vetro si appoggiava ogni tanto la zia Titi, pensando di non essere vista, per vedere cosa stava succedendo...
ho nostalgia di quel vecchio bar che proprio io negli anni '90 ho voluto cambiare...in realta' ho nostalgia di quello che era, di quello che ero!
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