sabato 14 settembre 2013

IMPERENNE

ho imparato una parola nuova, e' IMPERENNE; tutto passa, nulla rimane per sempre...

...e' cosi' bello stare qui e per un poco cercare di non pensare, anche se non pensare e' impossibile...
una camminata di circa mezz'ora e sono fuori dal mondo, piu' fuori del solito... mi guardo attorno, respiro, ascolto e - anche se ho appena detto che non devo farlo- penso...
qui non arriva il rumore delle macchine, soltanto sento lo scampanio di mucche al pascolo di qualche alpeggio poco distante e l'abbaiare dei cani...
guardo in alto... un falco volteggia nel cielo sopra la mia testa.
vecchie case da tempo disabitate; stanno crollando... qui dove un tempo era vita ora e' il silenzio.
pietra su pietra senza cemento, la maestria dei vecchi... un tempo si diceva "pouvri vieii" (poveri vecchi); non avevano radio ne' tv, ne' tanto meno internet; dopo una giornata di lavoro, la sera si trovavano nella casa di uno o dell'altro, magari nella stalla per stare piu' al caldo, (andavano in "pasque'"). un bicchiere di vino, si raccontavano la vita, cantavano... si accontentavano e per qualcuno era felicita', per qualcun'altro terribile tristezza...
...parlano le crepe dentro ai muri!
...ecco il suono della campana che arriva dal paese; e' l'Ave Maria...






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