sabato 1 ottobre 2016

Anin

il suo era un portamento austero; alta, magra, un naso importante, occhi grigio azzurri, capelli prima biondi e poi bianchi che portava raccolti sulla nuca. passava per il paese e aveva un saluto per tutti, per lo meno per coloro che osavano salutarla; gli altri erano un po' imbarazzati e temevano quasi con una parola di disturbarla....a vederla passare ci si chiedeva come mai una donna cosi' bella - anche se forse un po' troppo magra - non si fosse sposata e la domanda rimaneva senza risposta. l'ho vista ieri Anin, in una casa per anziani. e' stato un incontro casuale...lei su una carrozzina che andava verso la mensa. anche questa volta sono stato titubante nell'andare verso di lei, ma poi l'ho fatto. OU SE VOUS ANIN? (SIETE ANIN?) e lei mi guarda con quei suoi occhi ancora belli, forse non mi riconosce. ME SE GIANNI LOU FII AD SILLA ED MICHINA. EST DA TANT QUE NOU VIEN PIINT! ( IO SONO GIANNI IL FIGLIO DI SILLA E DI MICHINA. E' DA TANTO CHE NON CI VEDIAMO!). ecco che mi riconosce e me lo fa capire all'inizio con un sorriso. capisco che sente poco, mi chino verso di lei e le dico qualcosa, non certo un COME VA?, sarebbe una domanda fuoriluogo ....OURO' EST OURA AD MINGIA GI VOU LASOU ALA' (ADESSO E' ORA DI MANGIARE VI LASCIO ANDARE)....ancora una saluto, un sorriso e un GRAZIE da parte sua; le poso una mano sul braccio e la vedo andare... sono contento di averla incontrata e di averle parlato e sono sicuro che anche lei e' stata contenta! Anin, ancora adesso austera ed elegante, anche sulla carrozzella...una camicia grigia a pois e una collana di perle bianche al collo.....

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