lunedì 24 ottobre 2011

per le strade del mondo

ci andavo spesso al Titanic un tempo, quando abitavo verso Piazza Rivoli. poi e' arrivata la malattia e sono cambiate le abitudini. ma anche durante la chemio, nelle soste di nausea, mi piaceva di rado illudermi di un ritorno alla normalita' e allora - affamato dalla dieta e dalla cucina ospedaliera - mi concedevo magari una pizza ogni tanto e andavo li'.
questa sera ci sono tornato, solo, tanto per cambiare, ma ci sono tornato
... ed ho pensato a quante volte mi sono ritrovato solo, a casa e per il mondo, per lavoro o per vacanza e a quante volte, pur da solo, mi piaceva infilarmi in qualche locale per vedere e per assaggiare cose nuove.... era triste si' esser da solo in mezzo alla gente, ma c'era pur sempre l'illusione di non rimanerlo e poi sarebbe stato ancor peggio rinchiudersi in se stessi...
... ed e' proprio di questo tipo di solitudine che parlo in una mia canzone...
la scrissi anni fa', stavo tornando dalla Toscana... le parole ed il motivo mi vennero di getto; ero in autostrada, mi fermai in una piazzola e la buttai giu'



solo per le strade del mondo
vado e non trovo mai il posto
dove fermarmi, dove restare
senza una casa, senza un amore
conosco tutti amo nessuno
di amici veri nemmeno uno
li ho persi tutti strada facendo
e sono rimasto da solo al mondo
ed entro a volte solo in qualche restaurant
solo un coperto e in piu' nascosto in qualche coin
in mezzo a coppie e allegre compagnie
come li invidio Dio, come vorrei anch'io
e' come stare su una nuvola e guardare il mondo che gira
e' come stare alla finestra e guardar la gente che passa
e' come essere vivi, pero' intanto morire...

vivo per le strade del mondo
spreco con i sogni il mio tempo
che intanto passa inutilmente
e alle mie spalle non resta niente
la sera spesso in qualche anonimo caffe'
cerco lo sguardo di qualcuno che non c'e'
tutti che parlano ed anch'io vorrei parlare
e invece resto zitto, rimango ad ascoltare
e' come avere amore dentro e non riuscirlo a dare
e voler dire tante cose e non trovare le parole
e' come esser tornati e voler ripartire
per le strade del mondo


penso sia una bella canzone, stile mix tra tenchiano e vagamente jazz (chiedo scusa per gli accostamenti)


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